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Riflessioni da condividere e informazioni

Nuovi percorsi

 

Parola centrale nel cammino spirituale è desiderio, un desiderio che nell’itinerario di fede assume una sua peculiarità: non si tratta infatti di tensioni disordinate né – tantomeno – di spontaneismi, ma il desiderare si accorda all’altra espressione chiave dell’esperienza spirituale cristiana che è il “quaerere Deum”, la ricerca di Dio. È questo l’alveo in cui l’uomo, la donna di fede discerne l’orientamento del cuore ed è insieme ciò che alimenta il desiderare stesso. CONTINUA a LEGGERE

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Proseguendo nella nostra riflessione sulle parole, sui nuclei essenziali della vita spirituale cristiana, diamo spazio al termine “interiorità”. Se davvero aspiro a vivere secondo lo Spirito, mi impegnerò a maturare progressivamente nell’ascolto del mio mondo interiore e, conoscendolo sempre più in profondità, mi sarà più abituale accordare i moti dell’anima ai movimenti, alle sollecitazioni dello Spirito del Signore  (cf. 1GV 4,1: «Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio»).  Continua a leggere

Riscoprire la dimensione contemplativa nel nostro cammino di fede quali ricadute può concretamente avere su di noi, chiamati continuamente ad agire, fino a volte a essere assillati dall’attività? Una lucida constatazione della filosofa francese Simone Weil ci può provocare in tal senso: Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell’amore di Dio…Così pure, la prova che un bambino sa fare una divisione non sta nel ripetere la regola; sta nel fatto che fa le divisioni. CONTINUA A LEGGERE

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L’essenza della contemplazione non è la separazione bensì la comunione. La vocazione prima di ogni essere umano è quella alla comunione con Dio: questa chiamata si declina, si specializza per così dire, in diversi itinerari – tutti affluenti di un unico fiume – che coincidono con le personali e originali modalità che ha lo Spirito Santo di agire in ogni singola persona, dandole la capacità di corrispondere – amando e quindi entrando in comunione con gli altri – a quella chiamata fondamentale…. CONTINUA A LEGGERE

PREGHIERA AUTENTICA, COME GESU’ CI HA INSEGNATO… Prima ancora di insegnarci il “Padre nostro”, Gesù ha spiegato le condizioni per una preghiera autentica, in grado di esprimere il nostro vero rapporto con lui. Sono condizioni a cui spesso si fa poca attenzione, con il rischio di pregare come i farisei o i pagani. CONTINUA A LEGGERE

Nè appartarsi né messi da parte: le due grandi sfide che emergono dalla pagina evangelica che la XV Domenica del Tempo Ordinario ci propone. La vicenda del “Buon Samaritano” (Lc 10,25-37), infatti, si svolge sul filo di una scelta che ha conseguenze capitali ed è tutta nello sguardo di chi passa e decide non solo di vedere, ma come vedere l’altro, il disgraziato sulla strada:…in fin di vita, ormai spacciato…o ancora vivo? Da aiutare a vivere? CONTINUA A LEGGERE

«…in ogni città e luogo dove stava per recarsi» (Lc 10,1) comprendere i tratti fondamentali della fisionomia dei discepoli. Essi sono, anzitutto, quelli – e quelle – che preparano l’arrivo del Signore. Creano il clima, potremmo in un certo senso dire, favorevole alla sua accoglienza. Come? Il Vangelo indica  atteggiamenti concreti e precisi, tutti nel segno della pacatezza, della mitezza, di un’umiltà che non si impone ma che ha cura e che ha a cuore di favorire negli altri un incontro. Atteggiamenti che raccontano uno stile di attraversare il mondo senza pretese e suscitano una domanda che ciascuno può rivolgere a se stesso: partecipo della messe del Signore? I miei semi, ciò che pianto appartiene alla sua coltivazione? CONTINUA a LEGGERE

La solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo ci propone, a partire dal vangelo di Luca (cf. Lc 9,11-17) una questione forte, se siamo attenti ad ascoltare lo spessore della Parola: siamo sollecitati a misurare non anzitutto quanto abbiamo a disposizione per andare incontro alle esigenze degli altri, ma soprattutto se siamo disposti a condividere fino in fondo quello che abbiamo. CONTINUA A LEGGERE

Chi si lascia abitare dallo Spirito del Signore, afferma Francesco d’Assisi nella Regola non bollata, «ricerca l’umiltà e la pazienza, la pura semplicità e la vera pace dello spirito. E sempre desidera sopra ogni cosa il divino timore e la divina sapienza e il divino amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (Rnb XVII: FF 48). Dio si mette in relazione amando ed è in se stesso un continuo ricevere e dare amore, mistero di amore e di dedizione. CONTINUA A LEGGERE

Le letture che la liturgia propone per la domenica di Pentecoste, ci suggeriscono la concretezza dei movimenti dello Spirito e ci permettono di meditare come lo Spirito stesso agisca nella nostra esistenza. L’evento narrato dagli Atti degli Apostoli (At 2,1-11), l’irruzione dello Spirito mentre «si trovavano tutti insieme nello stesso luogo», accade in casa, non al tempio: «Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano». CONTINUA A LEGGERE

Porsi nella prospettiva dell’ascendere significa lasciarsi guidare da criteri che vengono “dall’alto”, non “dal basso”, significa assumere come riferimento del nostro modo di stare nel mondo i valori dello Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé (cf. Gal 5,22). CONTINUA…

C’è una sintonia di azioni che delinea il tragitto della nostra esistenza, ma con un diritto di precedenza: da un lato è il nostro ascoltare – i nostri passi assumono il ritmo della “musica” che ci attira – dall’altro Qualcuno che ci conosce, che ci fa sentire un’appartenenza… CONTINUA A LEGGERE

Una spiritualità del lavoro Fu il pontefice Pio XII nel 1955, a istituire la festa di «san Giuseppe artigiano» per dare un protettore ai lavoratori e un senso cristiano alla «festa dei lavoro», celebrata il 1° maggio in molti paesi nel mondo[1]. È possibile dunque parlare di una spiritualità del lavoro? Per rispondere a questo interrogativo può essere utile LEGGI ANCORA


[1] La festa fu istituita nel 1890 in memoria degli operai morti durante la repressione di una manifestazione svoltasi il 4 maggio 1886 a Chicago per ottenere il riconoscimento della giornata lavorativa a otto ore.

Dubitose certezze

Ma egli [Tommaso] disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo» (Gv 20,25)

Ho tanti amici che sono in ricerca, che sono in travaglio, che vorrebbero credere, perché poter credere non è un atto di volontà, non ci costringiamo a credere. Io ho cancellato dal mio credo la parola certezza, una parola che mi è diventata estranea, non è più nel mio vocabolario e l’ho sostituita non con una parola, ma con le realtà che sento irrinunciabili nella mia vita. Anche nelle ultime luci del tramonto, cammino con le mie faticose, dubitose chiarezze. Non vorrei tornare indietro, vorrei andare avanti CONTINUA A LEGGERE

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Quale certezza accompagna la nostra fede nella Resurrezione? Che risonanza ha nella nostra vita la Resurrezione? Quali immagini, quali situazioni rendono riconoscibile questa realtà nella nostra esistenza? Quale speranza si sprigiona da essa? Cf. 1Cor 15,14.16.19 «…se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede. […] Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.  […] Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini». Possiamo rendere vana la nostra fede, svuotandola dell’essenza, del contenuto, accontentandoci della cornice, ovvero di esprimere parole e atteggiamenti che in fondo non trasformano la nostra esistenza, non incidono sul nostro cuore.  CONTINUA a LEGGERE

Continuiamo a cogliere qualche suggestione dalla lettura dei Salmi penitenziali per la settimana santa del 1946 di Turoldo. Nei versi citati il poeta suscita immagini dalle parole e sembrano contrapporsi l’insistenza del dolore e l’impassibilità di Dio, l’impossibilità di andare oltre e il moto del sangue…Stasi e movimento, un movimento ostinato, lasciano sottendere il combattimento del cuore e ad un tempo la resa. CONTINUA A LEGGERE

La Settimana – ricca di Parola, di immagini, di segni – nella quale la Chiesa ci accompagna a partecipare del mistero di amore e di dono totale del Cristo, lascia emergere forte la questione della fede, di come la fede sia sostenibile nei drammi della storia. Domanda attualissima, lacerante, anche in questi nostri giorni. CONTINUA a LEGGERE

Le nostre Via Crucis. Un tempo di preghiera
Libero adattamento dal testo di Don Michele Do «Venerdì santo . Via Crucis. Dieci stazioni del dolore» LEGGI

Il tempo della cura … Da più parti in questo tempo – così incerto, drammatico, travagliato – sorge la questione: che fare? Come non restare bloccati dentro un senso di impotenza che può rischiare di anestetizzarci? Da più parti sale la preghiera per la pace, da più parti l’invocazione…ma anche ci domandiamo quale la risposta umana possibile alla violenza, quale l’atteggiamento che fa da antidoto alla prevaricazione, al porsi gli uni contro gli altri come nemici, alla logica dello sfruttamento e dell’interesse?… LEGGI ANCORA


La guerra è impossibile! Risuonano tanto forti oggi le parole che David Maria Turoldo rivolgeva ai giovani in riferimento alla Guerra del Golfo del 1991. Le riascoltiamo traendone alcuni spunti di riflessione… CONTINUA A LEGGERE

ETTY HILLESUM. Piccola antologia della fiducia In questi tempi così difficili, così duri, raccogliamo dentro di noi sentimenti, paure, pensieri, giudizi…Fatichiamo a sperare, fatichiamo a sognare….L’essere umano ci atterrisce per l’irrazionalità con cui persegue il potere, l’essere umano ci sorprende per la sua capacità di essere solidale, di rischiare per prendere posizione contro il male… CONTINUA A LEGGERE

Sperimentare – conoscere Dio…una mistica per pochi? L’esperienza mistica è esperienza di desiderio, desiderio di trovare e vedere Dio, di stare alla sua presenza, di “sentirLo”. Come sondare le Sue profondità? Ascoltiamo quanto propone alla nostra meditazione San Colombano (525-530 – 615), il santo monaco irlandese fondatore in Emilia del monastero di Bobbio… Continua a leggere


Il testo che meditiamo è tratto dalla Lettera a Severino sulla carità…di un frater Yvo (1152). L’epistola rileva quattro caratteri essenziali della carità – l’invincibilità, l’insaziabilità, l’ininterrotta visione e l’inseparabilità CONTINUA a LEGGERE

Umiltà di Faenza … Meditiamo alcuni stralci dal Sermone VI di santa Umiltà, per trarne spunto per la nostra preghiera e lasciandoci guidare dalla Parola di Dio. I testi di Umiltà sono in corsivo[, segue una piccola invocazione e la citazione dalla Scrittura. CONTINUA a LEGGERE

Poeta, monaco  della Chiesa armena apostolica, teologo, filosofo e mistico, il 12 aprile 2015 proclamato da papa Francesco Dottore della Chiesa, Gregorio di Narek (945-1005 circa) fu maestro di spiritualità che già in vita godette fama di santità. Indispensabile per cogliere la ricchezza della sua personalità …. CONTINUA A LEGGERE

Gratuità…bellezza…gratitudine Isacco di Ninive, detto anche Isacco il Siro, nacque nell’attuale Qatar circa a metà del VII secolo. Tra il 676 e il 680 fu ordinato vescovo della città di Ninive, ma dopo solo…. CONTINUA A LEGGERE

Nei nostri prossimi appuntamenti ci riserviamo uno spazio per leggere alcuni brani mistici di autori cristiani, dall’epoca dei Padri, sino ai giorni nostri. Si tratta di scritti che parlano a tutti gli uomini di tutti i tempi, che ci comunicano vive esperienze di fede e che, certamente, ci trasmettono orientamenti e stili che intercettano i nostri aneliti più profondi, il desiderio di avere in noi stessi un libero e ampio spazio interiore. CONTINUA A LEGGERE…

Lo splendore della tua gloria illumini, o Signore, i nostri cuori, perché possiamo attraversare le tenebre di questo mondo e giungere alla patria della luce senza fine.
(Orazione di colletta della Messa Vespertina nella solennità dell’Epifania) CONTINUA A LEGGERE

La notte di Natale ci ricorda anche che, se noi vogliamo intraprendere il nostro cammino religioso con autenticità e verità, dobbiamo nascere di nuovo ed essere come il Verbo di Dio che ha preso carne: essere fanciulli nuovi CONTINUA A LEGGERE


Un Dio…di casa… Una nota peculiare delle narrazioni evangeliche che preparano e celebrano il tempo del Natale è l’importanza della casa, della dimensione domestica – della nostra ferialità più disadorna quindi! – come spazio della rivelazione e benedizione di Dio. Proviamo a richiamare alla memoria alcune di queste case. CONTINUA A LEGGERE

Proseguendo nel nostro cammino nel tempo di Avvento, subito dopo la seconda domenica ci imbattiamo, l’8 dicembre, nella figura di Maria di Nazareth. Proviamo a riflettere sul suo atteggiamento in rapporto a quello di altre figure che emergono dal Vangelo della terza domenica di Avvento dell’anno C. Quest’ultima è ancora incentrata sulla personalità di Giovanni Battista CONTINUA A LEGGERE

Nel tempo dell’Avvento la liturgia ci offre l’opportunità di incontrare diverse figure di uomini e donne che, nella storia della salvezza, ci hanno preceduti e ci accompagnano in un’attesa piena di fiducia e di speranza, anche suscitate dalle loro stesse esperienze di Dio e con Dio. Proviamo a metterci in contatto con questi nostri antenati nella fede per sentirli in comunione con noi e per farci aiutare ad andare incontro, ogni giorno, a Colui che mai si stanca di venire. Continua a leggere

Il punto di partenza della preghiera: prepararsi! Che cosa significa raccogliersi? Anzitutto significa assumere una reale consapevolezza di me: i miei pensieri, le mie energie, i miei desideri , i miei interessi spessi sono dispersi. Sono come trascinata, trascinato su più fronti, sento che devo rispondere a tante richieste, forse avverto anche pretese nei miei confronti… CONTINUA A LEGGERE

Nei giorni che ci preparano alla grande solennità di tutti i Santi siamo sollecitati a fare memoria di una dimensione profonda, bella – ma, forse, sulla quale troppo poco si medita – della nostra fede, quella della comunione dei Santi. CONTINUA A LEGGERE

Teresa di Gesù, la via della Preghiera: Il mese di ottobre ci dona di celebrare questa grande personalità mistica, vissuta in Spagna tra il 1525 e il 1582. Donna dotata di straordinari carismi, ma anche di una grande concretezza e umanità nel considerare la vita spirituale. Nel Cammino di perfezione CONTINUA A LEGGERE

Nel fare memoria di Francesco d’Assisi molti e intensi sono gli aspetti della sua personalità sui quali ci si potrebbe soffermare. Ne scegliamo uno, cogliendo qualche spunto dalla ricaduta nel suo vissuto della parola “creatura”. CONTINUA a LEGGERE

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Nel nostro piccolo itinerario attorno al tema della bellezza possiamo trarre qualche spunto significativo dal Vangelo che la XXIII domenica del tempo ordinario ci propone. In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. CONTINUA A LEGGERE

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GRATUITA’ CHE ATTIRA.
Solo la bellezza non è un mezzo in vista di qualcos’altro.
Essa sola è buona in sé, ma senza che noi vi troviamo alcun bene. Di per sé la bellezza sembra essere una promessa e non un bene. Ma fa dono soltanto di se stessa, non dona mai altro. Nondimeno, essendo l’unica finalità, la bellezza è presente in tutte le ambizioni umane. Benché queste inseguano solo mezzi, dato che tutto ciò che esiste quaggiù è solo un mezzo, essa conferisce a tali mezzi uno splendore che li colora di finalità. Diversamente, non potrebbe esserci desiderio, né di conseguenza energia nel perseguirli. (Simone Weil) CONTINUA A LEGGERE

Bellezza trasparente: Maria Assunta in Cielo Nella solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria cogliamo qualche suggestione da questi intensi versi della poetessa milanese Alda Merini (1931-2009).
Nell’incedere Maria era una principessa
consapevole
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Bellezza tra cielo e terra Celebrare, l’11 agosto, la memoria di Chiara d’Assisi, ci aiuta a scorgere qualcosa del mistero di un’anima che si è lasciata sedurre dalla bellezza e che è divenuta lei stessa strumento d’attrazione per tante altre. … SEGUI

La bellezza della misericordia Il 2 agosto la famiglia francescana celebra la festa del Perdon d’Assisi o indulgenza della Porziuncola, che ha la sua origine in una particolare richiesta che – nella piccola chiesa oggi custodita dalla basilica di Santa Maria degli Angeli –  San Francesco fece al Signore, per la salvezza delle anime: «Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe». Il santo ottenne questa grazia e da allora la porta aperta della Porziuncola richiama… CONTINUA A LEGGERE

Belli…per amore! Cercando tracce di bellezza ci imbattiamo questa volta nella personalità di Chiara d’Assisi (1194-1253), la planctula di Francesco. Di nobile casato, figlia di Favarone di Offreduccio e di Ortolana, fin da piccola è circondata dagli agi tipici di una famiglia aristocratica. Il dirompente incontro con il figlio di Pietro di Bernardone, l’ascolto della sua parola “bella” su Dio, parola tanto nuova quanto antica, stillante radicalità evangelica e prossimità del Signore all’uomo, fa sì che … CONTINUA A LEGGERE

Proseguendo la nostra passeggiata estiva cercando tracce di bellezza, ci soffermiamo ancora sulle immense opportunità che ci offre la creazione. Vedere la bellezza chiede anzitutto ascolto, … CONTINUA A LEGGERE

Vorremmo avviare allora un piccolo itinerario, un piccolo viaggio estivo, tra testi di spiritualità che ci parlino di bellezza e magari ci offrano degli spunti per ricercarla e trovarla anche tra le pieghe del nostro quotidiano. Una prima sezione di testi riguarderà la bellezza nella creazione. CONTINUA A LEGGERE

Come i gigli del campo Celebrando la personalità di Sant’Antonio di Padova cogliamo uno stralcio dal sermone della Domenica XV dopo Pentecoste nel quale il Santo descrive in modo molto concreto la vita cristiana, delineando non una santità fatta di chissà quali grandi gesta, ma una santità nel quotidiano, nel “campo” del mondo … CONTINUA a LEGGERE

Il cuore, tra tutti gli organi, si forma per primo. Nel cuore è indicata l’umiltà: nel cuore questa virtù ha la sua dimora preferita. «Imparate da me – dice il Signore – che sono mite e umile di cuore» (Mt 11,29). L’umiltà deve nascere prima di tutte le altre virtù, perché essa è «la forma che riforma le cose deformate». Da essa infatti viene il principio motore di tutte le buone opere, e ha un grande influsso sulle altre virtù, perché di tutte è la madre e la radice (Antonio di Padova, Domenica III dopo Pasqua). CONTINUA A LEGGERE

Nella Solennità del Corpus Domini ci lasciamo aiutare nella meditazione da un breve passaggio di un testo del monaco trappista statunitense Thomas Merton (1915-1968), nel quale fa memoria della Prima Comunione ricevuta nel 1938:«E vidi l’Ostia levata, il silenzio e la semplicità con cui ancora una volta il Cristo trionfava, alto, attirando a Sé ogni cosa, attirandomi a Sé. CONTINUA A LEGGERE

ABITATI DALLA TRINITÀ Ogni santo o figura cristiana, esprime un particolare del volto di Dio, Elisabetta della Trinità definita la Santa della Presenza di Dio nell’anima, ne rivela il volto trinitario. Elisabetta della Trinità scopre esistenzialmente questa verità oggetto di fede dei cristiani, ma lasciata spesso ignorata sullo sfondo opaco della propria anima, il
fatto, cioè, che tutta la Trinità abita nell’animo del battezzato come in un tempio, come in un cielo…. CONTINUA a LEGGERE

Nella solennità di Pentecoste contempliamo la meraviglia del respiro di Dio in noi: la Sua Vitalità che è Amore, creatività, forza sconfinata. È in noi come sigillo della Sua Presenza che agisce, opera, al di là di quanto possiamo percepire e riconoscere. Lo Spirito ci rende capaci di «parlare in altre lingue…. CONTINUA A LEGGERE

All’inizio della narrazione dell’esperienza spirituale della mistica francescana Angela da Foligno (1248-1309), narrata nel Memoriale, la santa racconta al suo confessore, che prende nota delle sue parole, quale sia stata la svolta fondamentale, il momento sorgivo di un cammino che la condurrà alle vette della comunione con il Signore. Siamo nel 1290 CONTINUA A LEGGERE

Per il mese mariano offriamo una piccola traccia di riflessione a partire da un testo tratto dagli scritti dell’eremita francescana Sorella Maria di Campello (1875-1961), la quale aveva una particolare fede nell’efficacia della preghiera del Rosario e una speciale attenzione ai tratti umani della Madre di Dio, a quegli aspetti che ogni fedele può coltivare anche nel proprio cammino di vita…
Ubi Maria, ibi pax (Dov’è Maria, ivi la pace). … LEGGI

L’uomo, a contatto con lo Spirito di Dio, è fatto nuova creatura, reso capace di energie nuove e feconde. Il movimento dello Spirito è ora lieve, delicato, come la brezza che pure ha in sé una straordinaria potenza di vita, ora è impetuoso, al pari di un uragano che attiva dinamismi inattesi CONTINUA A LEGGERE_

ILDEGARDA DI BINGEN Nell’eternità, da sempre, Dio volle fare l’essere umano, la sua opera, e quando ebbe fatto quest’opera le dette tutte le creature perché facesse le sue opere con esse, allo stesso modo in cui Dio aveva fatto la propria opera, l’essere umano. Leggi

Iniziamo un piccolo percorso che ci accompagnerà sino alla solennità di Pentecoste, meditando di volta in volta qualche immagine, qualche suggestione sullo Spirito Santo, a partire dall’esperienza di testimoni della fede di varie epoche ma che, nella comunione dei Santi, sentiamo maestri e vicini. … Continua a leggere

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È sera. Gesù entra nelle nostre paure. Non dice il Vangelo che forzi le porte chiuse delle difese, dei nascondimenti, ma entra come altro non potesse fare Lui che entrare. E in effetti è così. Lui non resta estraneo e lontano … Continua a leggere

Preghiera per il Tempo di Pasqua … Apri

Sabato santo. L’essenza dell’Amore. Angela da Foligno…. Continua a leggere

Venerdì santo. Ci ha preceduti solo, sulla via della croce. Continua a leggere

Giovedì santo: lavare i piedi, toccare il cuore. Continua a leggere…

Mercoledì santo: L’amore che non ha prezzo… Continua a leggere

DOMENICA DELLE PALME: MITEZZA E MANSUETUDINE La settimana santa si apre con la celebrazione della mitezza del Signore che si avvia all’esito drammatico del suo modo di stare in mezzo agli uomini, del suo essere-con-noi. Venuto nella carne disarmata di un bambino, disarmato affronta il male e la morte per vincerli con la sua “debolezza”. CONTINUA a LEGGERE


SALIRE Forse è insolito dare attenzione a questo verbo nel tempo di Quaresima, ma indubbiamente – se ascoltiamo la Parola di Dio – ce ne vengono suggestioni e motivi per meditare. Il Vangelo di Giovanni ci offre, a riguardo, più di qualche sollecitazione. CONTINUA…

Il cammino quaresimale è tempo favorevole a sperimentare l’esperienza del perdono e, in particolare, a cogliere come sia autentico il perdono che non è “settoriale”: intendiamo affermare, cioè, che l’esperienza della misericordia-perdono da parte di Dio non può essere disgiunta da un itinerario di riconciliazione con i fratelli e pure con se stessi. Questo significa, in altri termini, vivere la speranza CONTINUA a LEGGERE

Conversione: una riforma per la Bellezza All’idea di conversione si associano, nella tradizione spirituale, altri concetti, come ad esempio quelli di purificazione, penitenza, trasformazione, riforma appunto. Potremmo fare un excursus tra gli scritti di san Francesco e cogliere la ricorrenza del termine penitenza a partire dalla chiave di lettura che ci viene offerta all’inizio del suo Testamento dove iniziare a fare penitenza è fare misericordia (FF 110). CONTINUA A LEGGERE

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Deserto: spazio dell’autenticità Il deserto non è solamente un luogo solitario e silenzioso, come se ne possono trovare molti nel mondo e persino nel cuore delle nostre città. Il deserto è più di un luogo di ritiro, perché nella sua estensione e nel suo vuoto porta dei valori che gli sono propri. In quanto tale, il deserto non serve a nulla all’uomo e lo spazio occupato da queste solitudini aride sembra senza senso di fronte agli spazi più ristretti riservati alle regioni fertili e sovrappopolate. Come la preghiera di pura adorazione, di cui è l’immagine, il deserto non è apparentemente di alcuna utilità per l’uomo. Il deserto porta l’uomo al limite della sua debolezza e della sua impotenza e lo obbliga a cercare forza in Dio solo … CONTINUA a LEGGERE…

ASCESI: UN MEZZO PER AMARE Un termine ricorrente nel tempo di quaresima è la parola “ascesi”, concetto fondamentale nella storia dell’esperienza spirituale cristiana che, però, è spesso stato ridotto a pratiche, a manifestazioni volontaristiche che non danno conto invece di azioni il cui fine non è certo acquisire dei meriti, dei “punti”, dinanzi a Dio, ma accogliere una maggiore libertà interiore CONTINUA A LEGGERE

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Presentazione al tempio – 2 febbraio 2021 CONTINUA A LEGGERE…

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GENNAIO 2021

Pregare è….stare nella gratuità La liturgia è indubbiamente lo spazio privilegiato della preghiera, non come un “serbatoio di forme rigide”, ma come ambiente particolarmente duttile ai movimenti dello Spirito, alla creatività, alla bellezza. Le parole del filosofo e teologo Romano Guardini (1885-1968) a riguardo sono indubbiamente efficaci … Continua a leggere

Pregare… è dare voce alla speranza.  Proseguendo il nostro piccolo itinerario sulla preghiera ci pare bello poter cogliere la bellezza e profondità del responsorio alla seconda lettura dell’Ufficio delle letture della terza domenica del tempo ordinario. Il testo che la liturgia propone riprende espressioni di S. Agostino, dal suo commento ai salmi. … Continua

Pregare per l’unità… La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani ci offre la possibilità di soffermarci a meditare sulla qualità della nostra preghiera, della nostra ricerca di Dio, del nostro “sentire” il cammino degli altri, i loro aneliti come occasione di comunione e di reciproco accompagnamento. Raccogliamo qualche spunto di riflessione dagli scritti dell’eremita francescana Sorella Maria di Campello (1875-1961)… CONTINUA a LEGGERE

Pregare per essere semplici…     Continuando il nostro piccolo itinerario attorno al tema della preghiera, vogliamo questa volta soffermarci sulla semplicità, come espressione della libertà di porsi in dialogo con il Signore, con autenticità, senza finzioni e, soprattutto, senza preoccuparci di fare discorsi “ad effetto” con Lui. Ci è maestra in questo S. Teresa di Gesù Bambino. CONTINUA A LEGGERE…

PREGARE è… IMPARARE. Iniziamo, con questa riflessione, un piccolo itinerario sulle parole della preghiera: alcuni concetti-chiave attorno al tema del pregare, che forse ci possono aiutare nel nostro cammino di fede. Continua…


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CON i MAGI … L’icona dei Magi dinanzi al Bambino di Betlemme ci richiama – nella solennità dell’Epifania, della manifestazione del Signore – a meditare tre atteggiamenti essenziali nel vissuto cristiano: il vedere, l’andare, l’adorare. Continua…

Un buon anno … nuovo. Papa Francesco: La cultura della cura come percorso di pace. LIV giornata mondiale della pace. Il 2020 si chiude con ancora aperti, gravi e urgenti i problemi connessi alla pandemia da Covid-19 che, sottolinea il pontefice, ha ulteriormente aggravato «crisi tra loro fortemente interrelate, come quelle climatica, alimentare, economica e migratoria, e provocando pesanti sofferenze e disagi». In questo drammatico scenario sono emersi tanti uomini e donne Continua…

Una Famiglia con noi. La liturgia del tempo di Natale ci fa incontrare con l’umanità in tante sue sfaccettature – fragilità, povertà, ambizione di potere, stupore, affidamento – alle quali possiamo guardare con una lente speciale che è l’umanità di Gesù, Dio fatto carne che porta alla luce la verità delle sorgenti e dei destini dell’uomo. In particolare … continua

Anche in questo tempo – in cui alcuni paventano la scomparsa temporanea del Natale (ma che è, allora, il Natale?) – il Signore viene: è Lui che invochiamo, Lui che attendiamo, Lui davanti al quale è presente il grido dell’umanità intera che vive Continua a leggere

È con noi…per noi L’ultima domenica di Avvento è segnata dalla figura di Maria … Continua a leggere

Spera e …custodisci la gioia La terza domenica di Avvento, la cosiddetta domenica “gaudete”, nell’imminenza ormai del Natale ci sollecita a stare nella gioia, a rallegrarci. Continua…

La Parola che la liturgia ci propone nella seconda domenica di Avvento è intrisa di grida che vengono a smobilitarci. Il grido del profeta, nella prima lettura viene a squarciare i mutismi cui ci riduce la nostra desolazione… Per continuare

Spera e…attendi «Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina» (Lc 21,29-33): negli ultimi giorni dell’anno liturgico è risuonata con particolare intensità questa Parola, che viene a scuotere un tempo di ansia, di immobilità… Quanti uomini e donne, in ogni angolo della terra, faticano ad alzare il capo o subiscono violenze, soprusi, ingiustizie che li piegano, ne diminuiscono la dignità e la vitalità? CONTINUA A LEGGERE


Spera e….desidera Uno degli effetti collaterali del venir meno della speranza, della fiducia nell’esistenza è la mancanza di energia per desiderare. Il desiderio, però, è un motore importantissimo, salutare per la nostra vita! Il desiderio ci lancia verso il futuro, allarga i confini della realtà, mette in moto la nostra creatività! Coltivare profondi desideri, quelli orientati alle dimensioni che nutrono autenticamente la nostra interiorità, è pertanto vitale. Continua a leggere

Spera e …non temere
Iniziamo un nuovo ciclo di riflessioni su un tema che ci pare quanto mai urgente, il tema della speranza. La situazione di smarrimento e di paura che stiamo vivendo a causa della pandemia rischia di concentrare tutte le nostre energie su immagini e pensieri che ci intrappolano in un circolo d’ansia e ci rendono sempre più incerti e fragili dinanzi al domani. Continua a leggere…

Santificati…dalla misericordia Dedichiamo un ultimo appuntamento al volume di Thomas Merton, Vita e santità, leggendo insieme alcuni passaggi delle pagine conclusive. Cogliamo qui pochi nuclei sintetici di una meditazione che Merton ha svolto lungo tutto il suo scritto. Camminare nella via della santità significa sviluppare progressivamente una fiduciosa attitudine alla confidenza nell’azione dello Spirito in noi Continua a leggere…

Di comunione in comunione La solennità di Tutti i Santi e la commemorazione dei defunti sono una sosta preziosa che il tempo della Chiesa ci offre per riconoscere, ringraziare, sperare. Riconosciamo la bellezza di tanti uomini e donne attraverso i quali il Signore ci ha incontrati, incoraggiati, appassionati, consolati: non si tratta solo dei santi canonizzati, ma anche di tante persone passate silenziosamente nella storia e nelle nostre storie e che hanno segnato – ciascuna a suo modo – la nostra esistenza. Continua a leggere…

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OTTOBRE 2020

Merton dedica un capitoletto dello scritto Vita e santità, di cui stiamo leggendo alcuni passaggi nei nostri appuntamenti settimanali, al tema del realismo nella vita spirituale, collegandolo in particolare alla capacità non di fuggire dal proprio “io”, ma di recuperarlo in tutta la sua autenticità. Potremmo affermare allora che vivere spiritualmente significa diventare sempre più se stessi e lasciare che venga alla luce il meglio di quello che siamo. Continua…

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Che cosa vuole Dio? …una questione che è alquanto problematica, addirittura scottante per ciascun cristiano che si interroghi in profondità sulla direzione della propria esistenza e sul significato di quanto ogni giorno vive, sperimenta, incontra: quella della comprensione della volontà di Dio Prosegui…

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La formazione dei laici alla teologia e alla spiritualità
(3 ottobre 2020 – Ugo Sartorio). Relazione di apertura all’anno scolastico Leggi

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Incominciamo fratelli… Nella memoria del Transito di San Francesco di Assisi Continua a leggere

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Nella memoria del Transito di San Francesco di Assisi

Proseguendo nella lettura delle pagine di Thomas Merton ci imbattiamo in un’ulteriore dimensione importante nel cammino spirituale: l’accettazione della propria fragilità, del proprio limite che potremmo anche considerare come semplicità, ossia il riconoscersi per quelli che si è senza fingersi altri. Continua

SETTEMBRE 2020

Una bella umanità… Nelle poche righe che abbiamo citato possiamo evidenziare una dimensione molto importante nella vita spirituale, quello che potremmo chiamare il “principio di realtà”. …Continua a leggere

Proseguiamo nella lettura di alcuni passi da Vita e santità di Thomas Merton, mettendo a fuoco una dimensione imprescindibile del cammino di santità cristiana, quella dell’impegno …Continua a leggere

Le alte domande … Si dice che noi siamo la luce del mondo. Si dice che noi siamo luce a noi stessi e agli altri. È forse proprio per questo che il mondo è nelle tenebre! Allora che cosa si intende per luce di Cristo nella nostra vita? Che cosa è la «santità»? Continua a leggere


Dio è degno di gloria infinita. La nostra prima e principale preoccupazione deve essere quella di dargli lode nella misura delle nostre deboli forze, consapevoli di non poterlo glorificare quanto egli merita.
Massimiliano Kolbe
Niente dunque ci ostacoli, niente ci separi, niente si interponga a che noi tutti, in ogni luogo, in ogni ora e in ogni tempo, ogni giorno e ininterrottamente crediamo veracemente e umilmente e teniamo nel cuore e amiamo, onoriamo, adoriamo, serviamo, lodiamo e benediciamo, glorifichiamo ed esaltiamo, magnifichiamo e rendiamo grazie all’altissimo e sommo eterno Dio, Trinità e Unità, Padre e Figlio e Spirito Santo, Creatore di tutte le cose e Salvatore di tutti coloro che credono e sperano in lui e amano lui…
Francesco d’Assisi, Regola non bollata XXIII,10-11
Se darai onore al Signore, il Signore sarà la tua forza. Se con te stesso, per quanto è possibile, userai cautela e diffidenza, egli sarà tuo rifugio di salvezza. Se amerai il prossimo, egli salverà te e lui. Se disprezzerai il mondo, il Signore benedirà te, che sei la sua eredità. Se odierai il peccato, ti guiderà e ti sosterrà colui con il quale vivrai in eterno.
dai Sermoni di Antonio da Padova
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